Scopri come rendere il tuo affitto breve più inclusivo e accessibile.
Oggi l’accessibilità è sinonimo di un’ospitalità di qualità. Nel 2025 i requisiti delle strutture accessibili ai disabili sono sia un obbligo legale per gli host che un’opportunità concreta per raggiungere un pubblico più vasto. In questo articolo troverai una spiegazione chiara sugli obblighi normativi in Italia per l’accessibilità della casa vacanze e consigli concreti su come rendere un alloggio accessibile dal punto di vista strutturale, sensoriale, digitale.
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Perché oggi l’accessibilità è sinonimo di ospitalità di qualità
Secondo l’Istat, il turismo accessibile in Italia coinvolge circa 3 milioni e 150 mila persone che convivono con varie forme di disabilità. Tuttavia, il tema dell’accessibilità non riguarda solo chi ha delle disabilità motorie. Coinvolge chi ha disabilità sensoriali (cecità o sordità), esigenze alimentari specifiche o bisogni derivanti dall’appartenere alla fascia di popolazione anziana e delle famiglie con bambini.
La domanda di turismo accessibile è in costante crescita, in Europa genera ricavi per 400 miliardi di euro e si prevede un incremento annuo dell’1% nei prossimi anni. Offrire un’ospitalità inclusiva nel 2025 vuol dire offrire un’accoglienza priva di pregiudizi e capace di adattarsi alle esigenze di ciascuno e restare competitivi sul mercato.
Un alloggio che rispetta i più alti standard di accessibilità trasmette agli ospiti un’immagine di cura e attenzione. Nel 2025 è ormai inconcepibile che dei turisti debbano rinunciare ad una vacanza perché le strutture non si adeguano alle esigenze del mercato e non puntino ad un’accoglienza inclusiva degli ospiti.
Cosa significa rendere una casa vacanze accessibile?
Affinché una casa vacanze rispetti i requisiti delle strutture accessibili ai disabili, l’accessibilità deve essere considerata su quattro ambiti complementari: fisico, sensoriale, cognitivo e digitale.
Accessibilità fisica
In primo luogo, l’accessibilità fisica riguarda gli spostamenti all’interno e all’esterno dell’alloggio, che devono essere privi di barriere architettoniche. È fondamentale prevedere rampe di accesso con una pendenza massima del 5% e corridoi larghi almeno 90 cm, così da consentire a chi utilizza una sedia a rotelle di muoversi con facilità. Le porte dovrebbero essere dotate di maniglie a leva, che facilitano l’apertura anche a chi non ha piena mobilità degli arti superiori.
All’interno di ogni ambiente, soprattutto in bagno e nella camera da letto, è opportuno garantire uno spazio di manovra di almeno 150 cm di diametro, che consente alle sedie a rotelle di ruotare senza ostacoli.
Anche l’altezza degli accessori va calibrata: interruttori, prese e comandi del climatizzatore dovrebbero essere posizionati tra i 90 cm e i 120 cm da terra, in modo da risultare facilmente raggiungibili. Per quanto riguarda il bagno accessibile, è consigliabile installare un WC rialzato, un lavabo senza mobili sottostanti e una zona doccia a filo pavimento con sedile ribaltabile e maniglioni di sostegno, in linea con la norma UNI EN 16579 del 2017.
Accessibilità sensoriale
Per garantire accessibilità sensoriale, l’obiettivo è rendere gli ambienti fruibili anche da chi ha deficit visivi o uditivi. La segnaletica interna deve essere chiara e con contrasti cromatici elevati: in questo modo persone con difficoltà visive o cognitive possono orientarsi più facilmente.
Un’illuminazione ben studiata, con luci dimmerabili (ossia ad intensità regolabile) e distribuite in modo uniforme, evita il disorientamento. Nei casi di ospiti non udenti, è fondamentale inserire allarmi visivi (come lampade stroboscopiche) accanto ai tradizionali allarmi sonori.
Accessibilità cognitiva e digitale
L’accessibilità cognitiva e digitale, infine, richiede chiarezza delle informazioni e facilità di interazione con i contenuti online. Le brochure e i messaggi di benvenuto devono essere scritti in un linguaggio semplice. È utile prevedere versioni in più lingue per accogliere ospiti stranieri.
Il sito web e i sistemi di prenotazione vanno verificati in base alle linee guida WCAG 2.1 (livello AA), uno standard internazionale (Web Content Accessibility Guidelines, versione 2.1, livello di conformità AA) che definisce come rendere i contenuti web fruibili da persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. I titoli devono essere strutturati con tag H2 ed H3, ogni immagine accompagnata da un testo alternativo e i moduli online compilati agevolmente con uno screen reader (W3C, 2023).
Puoi proporre come supporto multimediale un video guida dell’alloggio con sottotitoli e trascrizione testuale, per permettere a chi ha difficoltà uditive o di comprensione di orientarsi autonomamente. Infine, puoi stabilire un dialogo preventivo con gli ospiti (ad esempio tramite un questionario pre-arrivo) che ti consente di raccogliere informazioni sulle loro esigenze particolari e predisporre un’accoglienza personalizzata.
Dunque, migliorare l’accessibilità della casa vacanze implementando i requisiti per le strutture accessibili ai disabili richiede diverse attenzioni, ma non è impossibile.
Come iniziare: soluzioni semplici che fanno la differenza
Il turismo accessibile in Italia è in forte crescita, così come nel resto d’Europa, ma c’è ancora molto da migliorare. Tuttavia, se ti stai chiedendo come rendere un alloggio accessibile, la buona notizia è che non sono necessari grandi investimenti o ristrutturazioni complesse per un’accoglienza inclusiva degli ospiti.
Ti basta partire da piccoli dettagli per fare la differenza. Ad esempio, predisporre una sedia pieghevole antiscivolo per la doccia e un campanello di chiamata in bagno costa meno di 200€, ma aumentano la percezione di cura verso chi ha difficoltà motorie.
Quindi, come migliorare accessibilità e inclusività degli affitti brevi?
Ecco qualche idea che puoi implementare facilmente:
- Sedile ribaltabile per doccia
- Tappetini antiscivolo
- Welcome letter in formato digitale accessibile
- Video guida con sottotitoli
- Messaggi automatici con informazioni extra
- Lettere di benvenuto in Braille o in formato audio
Obblighi normativi e incentivi (Italia)
Conoscere la normativa italiana in termini di accessibilità e inclusività negli affitti brevi è fondamentale per chi gestisce una casa vacanze: rispettare gli obblighi in materia di accessibilità aiuta a evitare sanzioni e permette di sfruttare importanti agevolazioni fiscali.
Requisiti minimi per strutture ricettive
Di seguito, le normative che definiscono i requisiti delle strutture accessibili ai disabili:
- DM 14.6.1989: norme tecniche per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati aperti al pubblico
- L. 13/1989: definisce le caratteristiche per gli spazi di manovra, i percorsi tattili e la segnaletica
- D.P.R. 503/1996 e D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503: recepimento delle norme europee in materia di accessibilità e superamento delle barriere
- Certificazione di accessibilità: le regioni rilasciamo un ‘certificato di idoneità’ alle strutture che rispettano i requisiti minimi (per es. Regione Lombardia, Delibera X/5675/2018).
Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni accessibili
Per sostenere gli interventi necessari all’abbattimento delle barriere architettoniche e migliorare così anche l’accessibilità e l’inclusività di affitti brevi, lo Stato italiano e le Regioni offrono diverse agevolazioni fiscali e contributi dedicati, che ammortizzano i costi delle ristrutturazioni.
Ecco le principali agevolazioni:
- Superbonus 75% (Art. 16-bis DPR 917/1986): offre detrazioni al 75% per lavori che migliorano l’accessibilità di edifici esistenti, ad esempio installazione di ascensori o rampe fisse.
- Credito d’imposta 50% (L. 178/2020): destinato a ristrutturazioni per eliminazione barriere architettoniche nelle seconde case adibite a ospitalità turistica.
- Fondi regionali e comunali: molte regioni offrono contributi a fondo perduto per adeguamenti accessibili.
Prima di iniziare i lavori, è consigliabile contattare un professionista abilitato (geometra, architetto, ingegnere) per valutare la fattibilità tecnica e il risparmio fiscale.
Marketing e comunicazione inclusiva
Se hai intrapreso delle azioni per rendere l’accoglienza degli ospiti più inclusiva, devi comunicare in modo efficace per riuscire a far emergere il valore aggiunto della tua struttura. Nel tuo sito web di prenotazioni dirette e nei tuoi annunci usa titoli chiari (es. “Casa vacanze accessibile per disabili”), inserisci dettagli precisi elencando i servizi e accompagnali con foto mirate che mostrino questi elementi in uso.
Inoltre, utilizzare un tono empatico e inclusivo aiuta chi legge a sentirsi riconosciuto e considerato nelle proprie esigenze specifiche.
Cosa scrivere (e non scrivere) nelle descrizioni
Quando descrivi i servizi accessibili della tua struttura, evita espressioni vaghe come “adatto a tutti” o “barriere assenti”. Queste frasi non dicono nulla di concreto e possono persino generare dubbi: chi ha esigenze specifiche, leggendo una dicitura generica, rischia di chiedersi se l’alloggio soddisfi realmente i suoi bisogni.
Al contrario, è molto più efficace fornire dettagli precisi. Ad esempio, anziché limitarti a dire che il bagno è accessibile, puoi specificare: “Bagno dotato di sedile doccia ribaltabile, tappetini antiscivolo e interruttori dell’illuminazione posizionati a 1 metro da terra”. Così, il potenziale ospite sa esattamente quale attrezzatura trova al suo arrivo.
Integrazione nel sito web e canali di prenotazione
Per garantire coerenza tra l’esperienza offline e quella online, è fondamentale che il tuo sito web e i portali di prenotazione riflettano in modo chiaro e trasparente le soluzioni di accessibilità che hai implementato nella struttura. Ogni elemento deve testimoniare l’attenzione verso gli ospiti con esigenze specifiche.
Ad esempio:
- WCAG 2.1 AA: verifica se il tuo sito rispetta questi criteri con tool automatizzati come WAVE o Lighthouse
- Moduli di prenotazione: offri agli ospiti la possibilità di comunicare fin da subito eventuali esigenze particolari. Nei moduli online (sia sul tuo sito che sulle OTA) puoi inserire dei campi nei quali chi prenota può specificare se ha bisogno di servizi aggiuntivi (ad es. sedia a rotelle)
- Sezione FAQ accessibilità: una sezione FAQ dedicata all’accessibilità serve a rispondere in modo immediato e chiaro alle domande più frequenti che possono avere gli ospiti con esigenze specifiche, evitando che debbano inviare messaggi o chiamare per ottenere informazioni di base
- Icone chiare: inserisci icone chiare (es. sedia a rotelle) nella home page per segnalare immediatamente le tue caratteristiche.
Strategie di marketing inclusivo nel turismo
Per emergere nel settore e creare un rapporto di fiducia con i tuoi ospiti, non puoi limitarti a elencare servizi, ma devi raccontare la filosofia di accoglienza della tua struttura, mettendo in luce come ogni aspetto sia pensato per abbattere barriere e offrire un’esperienza serena a chiunque scelga di soggiornare da te.
Ad esempio, puoi stringere partnership con associazioni che si occupano di disabilità per far conoscere la tua offerta direttamente a chi ha esigenze specifiche, oppure coinvolgere blogger e influencer sensibili ai temi dell’inclusività affinché raccontino la loro esperienza. Utilizza i social media per condividere storie di chi ha vissuto da te una vacanza senza ostacoli, questo può conferire valore ed emozione al tuo messaggio.
Includere anche misure rivolte agli ospiti LGBTQIA+ come politiche antidiscriminatorie e personale formato assicura un’accoglienza senza barriere per chiunque si identifichi in questa comunità. Ogni persona che sceglie la tua struttura saprà di trovarsi in un ambiente attento alle sue esigenze e tornerà volentieri, raccomandandoti ad amici e parenti.
Checklist accessibilità alloggio
Per concludere, ti lasciamo una lista che ti ricorda gli step principali su come rendere un alloggio accessibile.
Accessibilità fisica
- Rampa di accesso con pendenza ≤ 5%
- Corridoi larghi almeno 90 cm
- Porte con maniglie a leva
- Spazio di manovra ≥150 cm in bagno e camera da letto
- Interruttori, prese e comandi tra 90–120 cm da terra
- WC rialzato e lavabo privo di mobile sottostante
- Doccia a filo pavimento con sedile ribaltabile e maniglioni
- Tappetini antiscivolo nei servizi igienici
- Campanello di emergenza in bagno
Accessibilità sensoriale
- Segnaletica con elevato contrasto cromatico
- Illuminazione uniforme con intensità regolabile
- Allarmi visivi (es. luci lampeggianti) accanto a quelli acustici
- Etichette tattili per ambienti comuni, ove possibile
Accessibilità cognitiva e comunicativa
- Materiale informativo in linguaggio semplice
- Brochure e welcome letter in più lingue
- Versioni accessibili dei documenti (Braille, audio, digitale)
- Video guida dell’alloggio con sottotitoli e trascrizione
Accessibilità digitale
- Sito web conforme agli standard WCAG 2.1 AA
- Titoli ben strutturati (H2, H3), immagini con testo alternativo
- Moduli online compilabili con screen reader
- FAQ dedicata all’accessibilità sul sito
- Campi dedicati per esigenze specifiche nei moduli di prenotazione
Marketing e comunicazione inclusiva
- Annuncio con descrizioni precise
- Fotografie che mostrano i servizi accessibili
- Tono empatico e inclusivo nei testi promozionali
- Sezione dedicata all’accessibilità nella pagina web
- Presenza su portali di turismo accessibile
- Formazione del personale su ospitalità inclusiva
- Politiche antidiscriminatorie esplicite (incluso LGBTQIA+)
- Collaborazioni con associazioni e community sensibili al tema
- Storie di ospiti condivise sui social per promuovere fiducia
Domande frequenti su come rendere le strutture ricettive accessibili e inclusive
Come rendere accessibile una casa vacanze?
Per rendere accessibile una casa vacanze è necessario intervenire su vari livelli: strutturale (rampe, corridoi larghi, bagno a filo pavimento), sensoriale (segnaletica ad alto contrasto, illuminazione adeguata), cognitivo-digitale (sito conforme a WCAG 2.1 AA, video guida con sottotitoli). Piccoli dettagli come sedili doccia pieghevoli, tappetini antiscivolo e brochure in Braille fanno la differenza.
Quali sono i requisiti per una struttura turistica accessibile in Italia?
I principali riferimenti normativi sono il DM 14/6/1989, la L. 13/1989 e il D.P.R. 24/7/1996 n. 503. Ogni regione rilascia poi certificazioni locali di conformità. In generale, sono obbligatori: rampe di accesso senza barriere, corridoi di almeno 90 cm, bagno con doccia a filo pavimento, segnaletica conforme e punti di chiamata di emergenza in bagno.
Cosa significa ospitalità inclusiva nel 2025?
Significa offrire un’accoglienza priva di pregiudizi e capace di adattarsi alle esigenze di ciascuno. Ok l’attenzione alle barriere architettoniche, ma anche alla comunicazione digitale accessibile, formare il personale al rispetto delle diversità, avere servizi dedicati (menu in braille, assistenza per persone con disabilità cognitive).
Esistono incentivi per migliorare l’accessibilità turistica?
Sì, in Italia esistono diversi incentivi: Superbonus 75% e credito d’imposta 50% per lavori di abbattimento barriere architettoniche, contributi regionali a fondo perduto e detrazioni fiscali specifiche per strutture ricettive. È consigliato rivolgersi a un tecnico specializzato per valutare l’intervento e la convenienza economica.
Conclusione
Rendere una casa vacanze più accessibile non è solo una scelta etica o normativa: è un’opportunità concreta per ampliare il proprio pubblico e distinguersi con un’ospitalità davvero di qualità.
E la buona notizia è che non devi fare tutto da solo.
Con il miglior software gestionale per case vacanze come Lodgify, puoi concentrarti sull’accoglienza inclusiva mentre automatizzi prenotazioni, check-in, comunicazioni e adempimenti burocratici. Dalla sincronizzazione dei calendari alla registrazione degli ospiti per le autorità, tutto è pensato per semplificarti il lavoro e lasciare più spazio alla cura per i tuoi ospiti.
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